Stacco dividendi 2018
I dividendi sono la parte di utile che le società quotate in Borsa distribuiscono (ovvero, consegnano) agli azionisti. Abbiamo specificato “la parte”, perché una parte dell’utile deve essere messa da parte (per legge) come “riserva legale”, mentre un’altra parte (di ammontare variabile), diventa una riserva straordinaria a cui l’azienda può attingere per re-investire o per altri fini speciali.
I dividendi possono essere semestrali o annuali. Inoltre esistono dividendi “normali” e dividendi “straordinari”, a seconda di come decide l’assemblea degli azionisti: i primi hanno una distribuzione regolare nel tempo, i secondi no.
Il dividendo può essere erogato in contanti oppure sotto forma di azioni. Nel secondo caso si parla di “aumento gratuito di capitale”: in pratica, al portafoglio titoli degli azionisti viene aggiunta una certa percentuale di azioni (ad esempio, 6 titoli in più su ogni 100 che si possiedono). In questa maniera l’azionista possiede più azioni, ma di valore minore – perché ripartito.
Quando un’azienda annuncia la data in cui pagherà il dividendo , specifica anche la data di stacco della cedola, che di solito corrisponde a tre giorni prima della data del pagamento vero e proprio. Se oggi è il giorno di stacco della cedola e le contrattazioni delle azioni chiudono a 10 euro, il dividendo di 0,6 euro sarà distribuito tra tre giorni, ma il titolo riparte oggi per eventuali acquirenti da un valore di 9,4 euro.
La data di stacco non è da sottovalutare in quanto è in essa che si matura il diritto a incassare la cedola. In altri termini: i dividendi distribuiti possono essere incassati solo dagli investitori che risultano in possesso delle azioni di una determinata azienda prima della data di stacco della cedola. Se anche un investitore acquista le azioni il giorno della data di stacco, non ha più diritto al dividendo per quell’anno o semestre.
Sotto trovate le date dello stacco dei dividendi 2018 delle azioni italiane sull ftsemib cosi vi regolate di conseguenza se volte comprare qualche azione
A2A: 0,0578 euro, stacco il 21 maggio
Atlantia: 1,22 euro, stacco 21 maggio
Azimut: 2 euro (1 in contanti e 1 in azioni), 21 maggio
Banca Generali: 1,25 euro, stacco 21 maggio
BPER Banca: 0,11 euro, stacco 21 maggio
Brembo: 0,22 euro, stacco 21 maggio
Campari: 0,05 euro, stacco 21 maggio
CNH Industrial: 0,14 euro, stacco 23 aprile
Enel: 0,237 euro, stacco 23 luglio
Eni: 0,8 euro, stacco 21 maggio
Exor: 0,35 euro, stacco 18 giugno
Ferrari: 0,71 euro
Fiat Chrysler Automobiles:
FinecoBank: 0,285 euro
Generali: 0,85 euro, stacco 21 maggio
Intesa Sanpaolo: 0,203 euro, stacco 21 maggio
Italgas: 0,208 euro
Leonardo: 0,14 euro, stacco 21 maggio
Luxottica: 1,01 euro, stacco 23 aprile
Mediobanca: 0,37 euro, già staccato a novembre 2017
Moncler: 0,28 euro, stacco 21 maggio
Pirelli: non distribuisce
Poste Italiane: 0,42 euro, stacco 18 giugno
Prysmian: 0,43 euro, stacco 23 aprile
Recordati: 0,85 euro, stacco 23 aprile
Saipem: non distribuisce
Salvatore Ferragamo: 0,38 euro, stacco 21 maggio
Snam: 0,2155 euro, stacco 18 giugno
Telecom Italia: non distribuisce
Tenaris: 0,41 dollari, stacco 21 maggio
Terna: 0,22 euro, stacco 18 giugno
UBI Banca: 0,11 euro, stacco 21 maggio
Unicredit: 0,32 euro
Unipol: 0,18 euro, stacco 21 maggio
Unipol SAI: 0,145 euro, stacco 21 maggio